Cyber genitori
- Maria Angela Mazzantini
- Apr 10, 2020
- 4 min read

È una tranquilla domenica pomeriggio, una di quelle rare, in cui sembra filare tutto liscio e si può finalmente uscire a fare una passeggiata: sì, anche il tempo è clemente. Giacomo e i suoi genitori decidono di uscire e porteranno anche Pongo, il loro inseparabile cagnolino. Ma attenzione. Prima di partire, alla mamma viene uno scrupolo: "Giacomo, hai preparato tutto per domani? Questa sera andremo a cena dalla nonna e non credo proprio che passeremo a casa. Fare lo zaino dopo cena non va bene, sarai stanco e ti dimenticheresti sicuramente qualche cosa!". Nessuno avrebbe pensato che quella semplice domanda avrebbe potuto scatenare di lì a poco una vera e propria catastrofe! Giacomo da ragazzino pignolo quale è, procede e controlla l'orario: "Dunque, vediamo... prima ora italiano, domani facciamo grammatica... libro e quaderno... eccoli qua, compiti tutti fatti ieri; seconda ora religione, libro e quaderno li ho lasciati a scuola nell'armadietto, tanto, "quella", i compiti non li dà ; due ore di motoria: la borsa è ok; manca solo matematica, libro, quaderno e la fantastica calcolatrice...aspetta, dove l'ho messa?". Già dove l'ha messa? Panico! La calcolatrice di Giacomo è bellissima, una di quelle scientifiche, regalata dalla nonna per il suo compleanno. Quando l'ha portata la prima volta in classe, venerdì, gli amici gli hanno chiesto di provarla e ha fatto il giro dei banchi. Ma ricorda di averla ripresa e utilizzata per tutta l'ora di matematica, si sta lavorando con le radici quadrate e fa molto comodo! Il prof la fa usare!! Anche venerdì matematica era all'ultima ora e Giacomo aveva risistemato tutto nello zaino in fretta e furia, o almeno così gli sembrava. La campanella era suonata e lui doveva correre e non fare tardi per non perdere il pulmino. Credeva di averla messa nella tasca esterna dello zaino. Guarda ma non c'è. Allora mette sottosopra la camera. Niente. Ha un tonfo al cuore. Non vuole rovinare la domenica ai suoi. Non sa come dirlo ma non è un problema: "Giacomo hai fatto? Ma quanto ci metti?... Cosa stai facendo? Le pulizie di primavera? Dai! Pongo non ne può più! Senti come abbaia!...Ma stai cercando qualcosa? Non trovi qualcosa?" Ecco, hanno già capito. "Sì, non trovo la calcolatrice!". "Sei sicuro di aver guardato bene?" "Credo di sì..."
Ora sono tutti alla ricerca: ma della calcolatrice non c'è traccia. La mamma ha un'idea: "Scrivo sul gruppo Whatsapp dei genitori. Magari qualcuno l'ha vista!". La mamma scrive senza esitazione: "Scusate (faccina piangente) mio figlio Giacomo non trova la calcolatrice nuova. Qualcuno di voi l'ha vista? Magari per sbaglio è finita in qualche zaino...(faccina interrogativa)". "SEEEE PER SBAGLIO, MIO FIGLIO È GIÀ TRE VOLTE CHE TORNA A CASA SENZA SOLDI!". "Scusa ma perché tuo figlio porta soldi a scuola?" "CHE COSA VUOI DIRE? LI PORTA PERCHÉ POTREBBE AVERNE BISOGNO!!" "Bisogno a scuola...boh...comunque no, io non ho visto calcolatrici nello zaino di mio figlio, gli controllo sempre tutto e non c'era. Mi dispiace. Buona domenica a tutti!" (Faccina sorridente). Anch'io niente mi disp No (faccina con lacrimuccia) No Neanch'io "RAGAZZI QUI QUALCUNO RUBA, È ORA DI PRENDERE PROVVEDIMENTI! MA POSSIBILE CHE I PROF NON SI ACCORGONO? MA DOVE STANNO? LI GUARDANO O NO QUESTI FIGLI" La mamma di Giacomo capisce che le cose stanno prendendo una brutta piega. E cerca di correre ai ripari: "Scusate, io volevo solo sapere se avevate visto una calcolatrice nuova, è un regalo della nonna e costa anche un po' ..." "COME!? A ME DITE CHE NON DEVO DARE I SOLDI A MIO FIGLIO E A LEI NON DITE NIENTE? CHI GLIELA FA PORTARE UNA CALCOLATRICE DA 100 EURO A SCUOLA!?" "Scusate noi siamo fuori casa, non possiamo controllare ma Marco dice di non averla vista! Ciaooo a domani!" "Scusa tanto, ma Giacomo potrebbe dirlo domani al prof di matematica, in fondo è lui che fa portare le calcolatrici, qualche responsabilità ce l'ha anche il prof". "Ha ragione Marta, cmq qualche ladruncolo in questa classe c'è, mio figlio non trova più la sua felpa e devo sempre comprargli i colori nuovi. Chissà chi li avrà presi tutti!!??" (Faccina arrabbiata ) 10 Pollicioni in su "Come rappresentante mi prendo il compito di riferire l' accaduto al coordinatore. Questa storia deve finire". "Ma perché non proponiamo di mettere una scatola dove i ragazzi possano riporre dei bigliettini in forma anonima e scrivere se sanno qualche cosa?" "Ma vuoi scherzare? Qui qualche bullo potrebbe divertirsi ad accusare un innocente! Meglio far parlare ad alta voce. Chi sa riferisce." "Ma neanche per sogno. Ma ti rendi conto che cosa potrebbe accadere a chi fa la spia?" "Non è fare spia, si tratta di denunciare un furto. Se in questa classe ci sono ladri è meglio che vengano fuori!" "Scusate tanto. Forse stiamo esagerando. Vi chiedevo solo di controllare gli zaini, magari la calcolatrice è solo finita per sbaglio in quello di qualcuno, tutto qui. Cmq buona domenica" "Si ma dopo tutti questi discorsi anche se fosse finito per sbaglio nello zaino di mio figlio non lo direi: finirebbero di pensare che il mio ragazzo è un ladro!" " IL TUO RAGAZZO NON SARÀ UN LADRO MA DI SICURO SE LA DEVE FINIRE DI FARE IL BULLO! ROMPE LE SCATOLE A TUTTI!" "Ma cosa dici? Come ti permetti? Parli tu che urli nella chat come se fossi una scimmia!" "Scusate, non vi preoccupate alla calcolatrice ci pensiamo noi. Buona giornata" "SCIMMIA A ME? PENSA A TE CHE A TUO FIGLIO GLI FAI SEMPRE I COMPITI PERCHÉ DEVE PRENDERE 9 IN TUTTE LE MATERIE. È CHIARO CHE DA SOLO NON CE LA FA!! "RAGAZZI stiamo degenerando..." Ormai l'irreversibile è avvenuto. La chat è infuocata e alcuni abbandonano il gruppo. Rancori e incomprensioni sono stati scatenati da un episodio che forse poteva essere risolto con meno spreco di energie. Volete sapere come finisce la storia? Il giorno dopo la mamma di Giacomo va a scuola. Parla con la bidella. La signora sorride e le dice:"Lei è la prima che viene qui a scuola a chiedere, lo vede quello scatolone laggiù? È pieno di felpe, colori e oggetti che i ragazzi lasciano a scuola. Ci sono persino giubbetti! Noi passiamo a chiedere ogni giorno, nella speranza di trovarne i proprietari, ma molto spesso nessuno rivendica questi oggetti. Come vede lo scatolone è pieno, ma la calcolatrice l'ho tenuta nel cassetto. Eccola! La mamma ringrazia e tira un sospiro di sollievo. Se solo avesse immaginato non avrebbe utilizzato il gruppo WhatsApp.
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