L'Ira
- Maria Angela Mazzantini
- Apr 9, 2020
- 3 min read
Updated: Apr 10, 2020
L’Ira e il suo rimedio: la compassione

Contenuti, e spunti per la riflessione
L’ira di per sé non è né buona né cattiva poiché è normale che possa insorgere un’irritazione nei confronti del male così come si gioisce nei confronti del bene.
Si parla di vizio quando si reagisce ad un torto attraverso la vendetta. L’ira non manca mai di ragioni ma a volte esse non sono valide. E anche quando lo fossero, l’ira ha il difetto di spegnere la luce della ragione. Aggiunge ostilità a ostilità.
Nella Bibbia: Gesù, nel tempio pieno di ladroni, si lascia prendere da una santa ira (Gv 2, 14-17) e mostra anche il suo sdegno contro scribi e farisei (Mt 23, 13-32).
Per avere consapevolezza degli effetti dell’ira basta riflettere sugli episodi di violenza che vediamo nei programmi televisivi, negli stadi, nella politica…
Esiste la rabbia improvvisa scatenata da un episodio violento e inaspettato, e una collera più calcolata, che può portare al desiderio di vendicarsi.
La collera è davvero un sentimento ostinato, difficile da controllare. A differenza della tristezza la collera ha un effetto energizzante, secondo alcuni è lecito lasciarla scatenare, secondo altri è possibile prevenirla. Di sicuro, tanto più si rimugina su ciò che ci ha fatto arrabbiare, tanto più riusciamo a trovare delle buone ragioni per giustificarla. Più ci si incupisce, più si cade preda della collera. Un modo per superarla è guardare il problema con un’ottica diversa, più positiva. Se non lo si fa la collera si autoalimenta e fino a sfociare facilmente nella violenza.
Cosa fare per evitare che la collera prenda il sopravvento?
- Fermarsi sui pensieri che la alimentano e metterli in discussione.
- Reagire alla collera in modo tempestivo perché l’intervento sia efficace.
- Comprendere chi ci ha fatto del male, cercando di capire il motivo che lo ha portato ad agire in quel modo e provare compassione.
Nel Discorso della Montagna Gesù dice: “Beati quelli che hanno compassione degli altri: Dio avrà compassione di loro”. “La compassione nasce dall’essere feriti dalla ferita degli altri ed è l’unico mezzo che può aiutarci a guarire dall’insaziabile amore per noi stessi: solo così possiamo tentare di non essere egoisti”. (E.Bianchi)
Superare l’egoismo e guardare all’altro con occhi diversi, aiuta a superare la collera.
Quindi come raffreddare la collera? Attraverso la ricerca di ambienti che stimolino sensazioni opposte e belle: una passeggiata, osservare un tramonto, un panorama. A volte è utile anche allontanarsi dagli altri per un po’, distrarsi nell’attesa di ritornare sereni ad affrontare il problema. Per il cristiano il passo decisivo per uscire dall’ira risulta essere il perdono proposto da Gesù e l’amore per il prossimo.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno coglie le implicazioni etiche della fede cristiana […]. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso e con gli altri, con il mondo che lo circonda.
Obiettivi di apprendimento (EVIDENZE)
L’alunno sa esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici in un contesto di pluralismo culturale e religioso. Si confronta con la proposta di vita cristiana come contributo originale per la realizzazione di un progetto libero e responsabile.
LIVELLO AVANZATO
L’alunno, individua i valori del cattolicesimo nell’ambito delle relazioni affettive e del contesto culturale e religioso in cui vive. Li interiorizza, li rispetta e si confronta con i compagni aprendosi al dialogo.
LIVELLO INTERMEDIO
L’alunno, individua i valori del cattolicesimo nell’ambito delle relazioni affettive e del contesto culturale e religioso in cui vive. Li interiorizza, li rispetta e si confronta con i compagni.
LIVELLO BASE L’alunno, individua i valori del cattolicesimo nell’ambito delle relazioni affettive e del contesto culturale e religioso in cui vive. Li rispetta e si confronta con i compagni.
LIVELLO INIZIALE L’alunno, guidato dal docente, individua i valori del cattolicesimo nell’ambito delle relazioni affettive e li rispetta.
Attività
Dopo una breve introduzione proposta dall’insegnante e ispirata ai contenuti già descritti sopra (circa 10 minuti), in cui sia chiaro l’obiettivo da raggiungere, si propone la seguente attività:
Provo rabbia quando…
Attraverso la mappa seguente, prova a pensare alle cause che scatenano in te collera e rabbia, cerca di ricordare come reagisci e cosa ottieni con le tue reazioni.
Scarica il documento dal link
Dopo il confronto con la classe dei comportamenti che hanno generato conseguenze positive, compilate inieme lo schema seguente
(L’attività in DaD può essere realizzata attraverso la condivisione del link per la compilazione individuale, mentre la mappa può essere compilata contemporaneamente al confronto condividendo lo schermo con gli alunni).
Per il docente: ricordiamoci sempre di condividere tutti i documenti in uno spazio dedicato nel registro o in un padlet.

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