La coerenza
- Maria Angela Mazzantini

- Apr 10, 2020
- 2 min read

È giovedì e Davide rientra a casa da scuola alle 13,30. Oggi lo ha riportato a casa il papà di un suo amico. "Papà come mai non sei venuto a prendermi a scuola? È successo qualcosa?" "Non hai visto l'Audi nuova? Già dimenticavo che non sei capace di guardare oltre al tuo naso" "Mirco ma come rispondi a tuo figlio!! Davide, oggi tuo padre ha avuto un incidente e ha rovinato la nuova bellissima auto. La colpa è di papà che non ha dato la precedenza. Ma non ti preoccupare, lo zio avvocato ci aiuterà a spillare qualche soldo all'assicurazione". "Già, la macchina di quel fetente è una punto vecchia a metano, figurati, quello non vede l'ora di fare la macchina nuova!" "Papà ma se la colpa è tua..." "Figlio mio se non ti fai un po' più furbo a questo mondo ti metteranno tutti i piedi sulla testa!". Anna torna a casa dopo l'allenamento. La mamma, Ginevra, è nervosa come al solito. Anche oggi ha litigato con la collega al lavoro. "Capisce tutto lei! Ah ma io ora le faccio vedere! Conosco tutti dentro quella ditta e la promozione ce l'avrò io!". Anna sente quelle parole da mesi. La mamma pensa sempre alla carriera. Dice che nella vita bisogna frequentare le persone giuste e farsele amiche, così nel momento del bisogno si trova subito qualcuno a cui rivolgersi per ottenere quello che si vuole. A cena sempre la stessa storia: Rosa e Roberto chiedono a loro figlio Francesco come sono andate le cose a scuola. Francesco dice che oggi il prof di matematica ha portato i compiti in classe corretti e che ha preso 8,5. Ma i genitori non sono soddisfatti: " Come mai? Chi ha preso più di te? Guarda che nella vita è tutto molto difficile e bisogna essere sempre i primi e non farsi battere da nessuno!" . Mirco, Ginevra e Rosa sono rappresentanti dei genitori della classe 2g. I professori sono tutti intorno, appoggiati sui banchi, gli stessi che occupano Davide, Anna e Francesco al mattino, ma questa sera sono sistemati come un grande ferro di cavallo. Sopra i banchi ci sono computer e i tablet dai quali i docenti leggono i risultati dei compiti, delle interrogazioni e annotazioni varie. Prende la parola la coordinatrice. I toni sono preoccupanti, "...in classe il clima è teso, i ragazzi sono molto competitivi, non sanno lavorare in gruppo, sono aggressivi e pensano che a loro sia tutto dovuto. Alcuni alunni, -dice la prof- negano l'evidenza quando mancano di rispetto o assumono comportamenti scorretti". Chissà perché...








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